CITTÀ:
COSSIGNANO
REGIONE:
MARCHE
ANNO:
2025
MESE:
Maggio
Cossignano
Cossignano – “l’ombelico del Piceno” tra le colline
Cossignano è un affascinante borgo medievale di mille abitanti nella provincia di Ascoli Piceno, soprannominato “l’ombelico del Piceno” perché si trova a metà strada tra Ancona, nelle Marche, e Atri, in provincia di Teramo. Situato tra le colline, dove lo sguardo si perde tra calanchi, uliveti e vigneti, il paese è circondato da una cinta muraria di fine XIII secolo, disposta in forma ovale. Passeggiando per i suoi vicoli stretti, si percepisce lo spirito dell’antico e il valore di un tempo che ha saputo mantenere ritmi autentici.
La storia di Cossignano affonda le radici nella più remota antichità: già nel VI secolo a.C. era conosciuto come Castellum Martis e fu un centro autonomo della civiltà picena fino al 268 a.C., in un periodo di grande prosperità. Il nome Cossignano deriva dalla nobile famiglia romana dei Cossinii, che visse qui fino al II secolo trasformando il luogo in una vasta tenuta agricola, grazie alla manodopera degli schiavi cossinii, da cui forse deriva anche il nome del borgo.
La Chiesa dell’Annunziata – un tesoro d’arte e storia
La visita a Cossignano inizia in posizione elevata, attraversando la porta medievale chiamata Porta Levante, nota anche come “Porta del Borgo” o “Porta San Giorgio” dal santo patrono del paese, rappresentato in un pannello ormai quasi completamente sbiadito. Da non perdere le nicchie chiamate “Grettù”, che fungono da archi di sostegno per la strada di accesso. Sul campanile, ora incorporato nel palazzo comunale, si può ammirare lo stemma del Comune.
La Chiesa dell’Annunziata, la cui parte più antica risale al 1265, è ornata da numerosi affreschi dei secoli XV e XVI. Si tratta di un edificio a navata unica, privo di abside, con una piccola sacrestia, accessibile attraverso un semplice portale in pietra ascolana incastonato nella facciata lineare. Al suo interno, l’affresco più antico, situato in una nicchia sulla parete sinistra, raffigura la Madonna col Bambino circondata da santi e può essere datato alla seconda metà del XV secolo. Altri affreschi, risalenti al secolo successivo, sono attribuiti alla scuola di Crivelli.
L’Antiquarium Niccolò Pansoni e la memoria viva dei Piceni
In uno degli ambienti della Chiesa dell’Annunziata si trova l’Antiquarium comunale “Niccolò Pansoni”, dove sono esposti reperti antichi utili a ricostruire parte della storia del territorio. Il nucleo principale della collezione risale agli anni ’20 del Novecento e proviene dalla raccolta privata di Niccolò Pansoni, donata al Comune dagli eredi. Il museo, attraverso i materiali esposti, ricostruisce la vita quotidiana dei Piceni – dall’alimentazione all’abbigliamento, dalle attività domestiche alla guerra. La collezione, che comprende ceramiche da cucina, ornamenti, gioielli, utensili e armi, è arricchita da materiali didattici come disegni ricostruttivi e pannelli in italiano e inglese.
Nel Palazzo Municipale si conserva un dipinto raffigurante San Giorgio a cavallo, una teca con la camicia rossa indossata dal garibaldino Placido Malavolta e una campana del 1303 decorata con l’antico stemma di Cossignano. Il palazzo ospita anche l’archivio storico comunale con documenti su pergamena dei secoli XIV-XVI. Questo piccolo borgo, selezionato tra migliaia di proposte nell’ambito dell’iniziativa “La bellezza dell’Italia – Luoghi da scoprire” del Corriere della Sera, rappresenta una testimonianza viva di come le piccole comunità sappiano conservare la propria identità storica, creando ponti tra passato e presente attraverso arte, cultura e ospitalità.
Parole d'autore
È tutto il viaggio che ti insegno a riconoscere le tracce con cui il mondo ci parla come un grande libro

Umberto Eco
scrittore italiano