CITTÀ:

OFFIDA

REGIONE:

MARCHE

ANNO:

2025

MESE:

Maggio

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Offida

Offida – La perla del Piceno e capitale del merletto

Offida è uno dei borghi medievali più affascinanti delle Marche, situato su uno sperone roccioso tra le valli dei fiumi Tesino e Tronto. Questa città dalle radici antichissime, risalenti all’epoca dei Piceni, è entrata nel maggio 2008 nel club dei “Borghi più belli d’Italia”. Il centro storico di Offida, che custodisce monumenti di grande valore storico, artistico e architettonico, è racchiuso nelle antiche mura difensive del XII secolo. La città è rinomata non solo per la sua architettura, ma anche per le tradizioni uniche che la rendono un luogo davvero speciale nel cuore delle Marche.

Offida è famosa per l’arte laboriosa e paziente del merletto a tombolo, un’antica tradizione tramandata da almeno cinque secoli. Già agli inizi del XVII secolo la produzione locale di merletti era apprezzata per la qualità e la raffinatezza, tanto da essere esportata dai mercanti con il nome del luogo di origine. Lungo le vie del centro si trovano botteghe che vendono preziosi lavori artigianali e spesso è possibile osservare dal vivo la loro realizzazione, con l’incredibile movimento continuo dei fuselli e l’intreccio dei fili fermati da spilli.

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La chiesa di Santa Maria della Rocca – Meraviglia architettonica sulla rupe

A circa 300 metri dal Museo di Offida si trova la chiesa più bella della città: Santa Maria della Rocca, splendida costruzione risalente al 1300. Costruita in stile romanico-gotico, fu abitata dai benedettini, che si stabilirono a Offida intorno all’anno 1000. La chiesa sorge sull’orlo di un burrone che si affaccia su una splendida valle, circondata da tre lati di dirupi che offrono uno scenario unico su due magnifiche vallate. Nel 1039 il franco Longino d’Azzone, signore di Offida, donò molte delle sue proprietà all’abbazia di Farfa.

All’interno si trovano due chiese, oggi comunemente chiamate cripta e chiesa superiore. Al primo livello dell’edificio c’è la cripta, accessibile tramite una scalinata sulla quale si trova, sul primo gradino, un’incisione raffigurante un agnello e un quadrifoglio. Secondo la leggenda, chi tocca l’agnello può esprimere un desiderio che poi si avvererà. La cripta, a tre navate, è quasi interamente affrescata con opere del Maestro di Offida. Fortemente influenzato da Giotto, conferiva ai volti delle figure rappresentate una dolcezza senza pari.

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Carnevale storico e tradizioni vive

Il Carnevale di Offida è uno dei più antichi delle Marche, risalente alla metà del XVIII secolo, ma se ne trova menzione già negli Statuti di Offida redatti nel 1524. Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento si affermarono due eventi che ancora oggi costituiscono il cuore e la principale attrazione del carnevale offidano: la Caccia al Bove Finto e il Vlurd.

La Caccia al Bove Finto è la festa più bizzarra e coinvolgente del paese: una folla in costume tradizionale bianco e rosso, detto “guazzarò”, corre per le strade inseguendo un bue finto costruito in legno e ferro. La processione selvaggia parte da Piazza XX Settembre guidata dalla congrega del Chiorpento, che intona l’inno “Addio Ninè, addio”, e i partecipanti sfilano uno alla volta con lunghe torce accese sulle spalle, attraversando il Corso tra grida di gioia e danze sfrenate fino alla piazza centrale. Questo rituale unico, che conserva tracce delle antiche baccanali greche e dei saturnali romani, fa di Offida non solo un museo a cielo aperto, ma una testimone vivente del legame indissolubile tra passato e presente, dove le tradizioni secolari continuano a vivere e prosperare nei cuori degli abitanti.

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Parole d'autore

L'uomo medievale vedeva il mondo come una foresta piena di pericoli ma anche di rivelazioni straordinarie, e la Terra come una distesa di Paesi remoti popolati da esseri splendidamente mostruosi

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Umberto Eco

scrittore italiano